L’entusiasmo per i modelli di linguaggio come ChatGPT è sicuramente giustificato dalle loro capacità impressionanti di generare testi coerenti e informativi su una vasta gamma di argomenti. Tuttavia, questa eccitazione ha anche portato a una diffusa percezione che questi strumenti possano sostituire completamente il ruolo dei consulenti SEO (e tanti altri ruoli oserei dire).
La diffusa idea che LLM come ChatGPT possano sostituire i consulenti SEO
Questa idea nasce probabilmente da un’approssimazione e da una visione semplicistica di cosa comporti effettivamente l’ottimizzazione per i motori di ricerca. Per i non esperti, la SEO è spesso ridotta a una questione di utilizzo e ripetizione di parole chiave all’interno di articoli o pagine web. Questa convinzione ingenua ignora completamente la complessità e la profondità delle strategie SEO efficaci.
Alcune delle idee più diffuse e sbagliate legate alla SEO includono:
- La SEO è solo una questione di parole chiave: Molti pensano che basti inserire ripetutamente le parole chiave desiderate nel contenuto per raggiungere un buon posizionamento nei motori di ricerca. In realtà, l’ottimizzazione coinvolge numerosi altri fattori, come la struttura del sito, la velocità di caricamento, l’esperienza utente e molti altri segnali valutati dagli algoritmi di ranking.
- La SEO è una tattica una tantum: Un’altra convinzione errata è che la SEO sia un’attività da svolgere una sola volta e che, una volta ottimizzato il sito, non sia necessario ulteriore lavoro. In realtà, la SEO richiede un’ottimizzazione costante e un adattamento continuo alle mutevoli best practice e aggiornamenti dei motori di ricerca.
- La SEO è una scorciatoia: Alcuni credono che la SEO offra una scorciatoia per ottenere visibilità online senza sforzo. In realtà, una strategia SEO efficace richiede un duro lavoro, una profonda comprensione delle dinamiche di settore, un’analisi approfondita dei dati e un approccio a lungo termine.
Queste idee sbagliate contribuiscono alla percezione che i modelli LLM possano facilmente sostituire i consulenti SEO, ignorando la complessità e l’esperienza necessarie per una strategia di successo. Nell’articolo, affronteremo le reali capacità e limitazioni di questi strumenti, sottolineando l’importanza di un approccio equilibrato che sfrutti i punti di forza di entrambi, l’intelligenza umana e l’intelligenza artificiale.
In primo luogo, i modelli LLM attuali mancano della capacità di analizzare e interpretare i dati di ricerca in modo approfondito. Indicatori cruciali come i volumi di ricerca, le tendenze delle query e le metriche di posizionamento non possono essere facilmente compresi e sfruttati da questi modelli. Inoltre, non sono in grado di cogliere le sottili sfumature con cui i motori di ricerca catalogano e classificano i contenuti in base alle intenzioni di ricerca e all’elaborazione delle entità.
Un altro aspetto cruciale da considerare è l’importanza dell’esperienza umana nel determinare gli obiettivi specifici di una campagna SEO e nell’adattare le tattiche di conseguenza. Che si tratti di aumentare il traffico organico, migliorare la visibilità per determinate parole chiave o promuovere prodotti o servizi specifici, un professionista SEO esperto sarà in grado di definire una strategia coerente e misurabile per raggiungere questi obiettivi. I modelli LLM, d’altra parte, possono avere difficoltà a cogliere queste sfumature e a formulare una visione d’insieme coesa.
Ultima ma non certo per importanza è l’interpretazione dei segnali di ranking estremamente complessi utilizzati dagli algoritmi dei motori di ricerca. Questi algoritmi sofisticati prendono in considerazione centinaia – se non migliaia – di fattori di ranking, molti dei quali sono strettamente riservati e non divulgati pubblicamente dalle aziende come Google (anche se proprio pochissimi giorni fa c’è stata una “fuga di notizie” mettiamola così, approfondirò in un articolo dedicato in futuro).
Anche quei fattori noti pubblicamente sono soggetti a continui aggiornamenti e adeguamenti per migliorare costantemente la qualità dei risultati di ricerca.
La vera sfida quindi risiede nella capacità di comprendere l’interconnessione e il peso relativo di questi molteplici segnali di ranking, che spaziano da aspetti tecnici come la struttura del sito e la velocità di caricamento, a fattori di contenuto come la qualità, la pertinenza e la freschezza delle informazioni, passando per metriche legate all’esperienza utente e all’engagement.
Un consulente SEO esperto di conseguenza, grazie alla sua esperienza pratica e all’analisi approfondita dei dati, è in grado di interpretare e bilanciare questi segnali in modo molto più efficace rispetto a un modello LLM generico.
Non dobbiamo inoltre dimenticare come, i motori di ricerca apportino costantemente modifiche agli algoritmi di ranking, introducendo nuovi fattori o ridefinendo l’importanza dei segnali esistenti. Un professionista SEO qualificato è in grado di rimanere aggiornato su questi cambiamenti e adattare rapidamente le strategie di conseguenza, mentre i modelli LLM potrebbero avere difficoltà a tenere il passo con queste evoluzioni dinamiche.
I modelli LLM come alleati per i consulenti SEO
Sebbene i modelli LLM presentino delle limitazioni nel contesto della SEO, è importante però riconoscere che possono comunque rappresentare un prezioso strumento di supporto per i professionisti del settore o forse sarebbe meglio dire di molti settori.
Quando guidati dall’esperienza e dalle competenze di un consulente SEO qualificato, questi modelli possono effettivamente migliorare l’efficienza e la qualità del lavoro svolto.
Uno dei modi principali in cui i modelli LLM possono essere sfruttati è nella generazione di idee e di bozze di contenuti; questo stesso articolo, è stato realizzato con l’ausilio di un LLM ad esempio, per l’esattezza con Claude AI di Anthropic.
Attenzione! non ho chiesto all’AI di sviluppare un articolo per me – cosa aimé frequentissima dopo l’avvento di ChatGPT e che per ovvie ragioni ha comportato un intervento a gamba tesa da parte degli algoritmi di Google – ma ho sfruttato le sue capacità per migliorare i miei contenuti, trovare elementi di approfondimento e velocizzare di conseguenza il mio processo di produzione.
Un consulente SEO esperto può fornire al modello le linee guida strategiche, le parole chiave target e gli intenti di ricerca da soddisfare, e il modello può rapidamente generare una vasta gamma di opzioni di contenuti da cui partire. Questo processo può accelerare notevolmente la fase di ideazione e bozza, lasciando al consulente umano il compito di rifinire, ottimizzare e adattare il contenuto in base alle esigenze specifiche del progetto.
Inoltre, i modelli LLM possono essere utilizzati come veri e propri assistenti virtuali per svolgere compiti ripetitivi o che richiedono una grande quantità di varianti testuali. Ad esempio, un consulente SEO può chiedere al modello di generare diverse opzioni di meta-description o titoli per le pagine web, risparmiando tempo prezioso e sfruttando la capacità del modello di produrre rapidamente diverse varianti.
Allo stesso modo, i modelli LLM possono essere impiegati per controllare e perfezionare la corretta implementazione di codice strutturato, come JSON-LD per i dati strutturati, riducendo il rischio di errori manuali.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che l’esperienza e la guida umana rimangono essenziali per massimizzare il valore aggiunto offerto dai modelli LLM. Un consulente SEO esperto è in grado di fornire una visione d’insieme strategica, comprendere le sfumature delle dinamiche di settore e degli intenti di ricerca, e garantire che il lavoro svolto dai modelli LLM sia allineato con gli obiettivi e le best practice della SEO.
Inoltre, l’esperienza umana è cruciale per perfezionare e ottimizzare ulteriormente il lavoro svolto dai modelli LLM. Un professionista SEO qualificato può rivedere e affinare i contenuti generati, assicurandosi che siano di alta qualità, pertinenti e ottimizzati per i segnali di ranking rilevanti. Può inoltre apportare correzioni e miglioramenti alle implementazioni di codice strutturato o alle varianti di meta-description generate dall’AI, garantendo che soddisfino pienamente gli standard di qualità e di ottimizzazione per i motori di ricerca.
Un approccio equilibrato che sfrutti i punti di forza di entrambi, intelligenza umana e intelligenza artificiale, può portare a risultati SEO più efficienti ed efficaci.
Ciao, alla prossima!