Negli ultimi mesi chiunque lavori in ambito web marketing o chi è semplice appassionato di web e tecnologia, non può non aver sentito parlare di ChatGPT ed intelligenze artificiali.
Chi si occupa di generazione contenuti o chi sfrutta i contenuti per finalità di marketing, dopo aver testato brevemente le potenzialità di questa AI (forse non è il termine propriamente corretto), si è espresso con termini contrastanti. C’è chi ha subito pensato di poter pensionare i copywriter sostituendoli con ChatGPT; chi invece più prudente, ha iniziato a valutare la qualità e la varietà dei contenuti prodotti.
Si tratta sicuramente di un momento di rivoluzione e probabilmente nel prossimo futuro vedremo un’evoluzione molto più rapida dell’AI rispetto a ciò che è avvenuto nel corso degli anni passati. Non sono convinto che l’intelligenza artificiale possa soppiantare completamente l’uomo, ma diventarne un alleato prezioso dal quale trarre informazioni preziose, spunti e vere e proprie collaborazioni, questo sì.
Ma come affrontare questo tema senza parlarne con il diretto interessato? Quindi ho intervistato l’AI di ChatGPT sulla questione.
Come parla di se stessa un’intelligenza artificiale
S: Perché sta spopolando chatGPT?
AI: ChatGPT sta diventando popolare perché è un modello di linguaggio di grandi dimensioni che può generare testo in modo molto naturale e plausibile. Questo lo rende utile per molte applicazioni, come la generazione di testo, la creazione di chatbot e la risposta alle domande. Inoltre, essendo un modello di linguaggio basato sull’intelligenza artificiale, può imparare continuamente e migliorare le sue prestazioni nel tempo.
S: È giusto immaginare un web di soli contenuti generati da AI?
AI: L’immagine di un web dominato solo da contenuti generati dall’intelligenza artificiale può essere una prospettiva interessante, ma anche preoccupante. Da un lato, l’AI potrebbe essere in grado di generare contenuti di qualità superiore in modo più efficiente rispetto agli esseri umani, portando ad una maggiore quantità e varietà di contenuti disponibili. D’altra parte, l’utilizzo eccessivo di AI per generare contenuti potrebbe portare ad una riduzione della diversità e dell’originalità dei contenuti, e potrebbe anche essere utilizzato per diffondere informazioni false o ingannevoli. Inoltre, potrebbe avere ripercussioni negative sull’occupazione umana nei settori della scrittura e della creazione di contenuti. In generale, l’utilizzo dell’AI per generare contenuti dovrebbe essere considerato come uno strumento utile ma non come una soluzione unica, e dovrebbe essere utilizzato in modo responsabile e in combinazione con la creatività e il controllo umano.
S: Quindi il mestiere di copywriter o di content creator non è destinato ad essere soppiantato dalle AI?
AI: Non è detto che il mestiere di copywriter o content creator sia destinato a essere soppiantato dalle AI. Anzi, l’utilizzo dell’AI per generare contenuti potrebbe in realtà creare nuove opportunità per questi professionisti.
Le AI possono essere utilizzate come strumento per generare idee e bozze di testo, ma il lavoro di un copywriter o di un content creator è quello di adattare e raffinare questi contenuti per renderli efficaci per un pubblico specifico, attraverso la creatività, l’analisi delle tendenze e la comprensione del target di riferimento. Inoltre, l’AI può anche essere utilizzata per supportare i copywriter e i content creator nell’analisi dei dati e nell’ottimizzazione dei contenuti.
In generale, l’AI può essere vista come uno strumento utile per questi professionisti, ma non come una minaccia per il loro lavoro. Tuttavia, è importante che i copywriter e i content creator si tengano aggiornati sull’utilizzo dell’AI nel loro settore e sappiano come sfruttare al meglio le sue potenzialità.
S: Quali altre figure nel mondo del web marketing dovranno imparare a lavorare affiancati dall’AI?
AI: Oltre ai copywriter e ai content creator, ci sono altre figure nel mondo del web marketing che potrebbero dover imparare a lavorare affiancati dall’AI.
- i marketer: l’AI può essere utilizzata per analizzare i dati dei clienti, identificare le tendenze e creare campagne di marketing più mirate e personalizzate.
- i SEO specialist: l’AI può essere utilizzata per analizzare i dati di ricerca e ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca.
- i social media manager: l’AI può essere utilizzata per analizzare i dati dei social media e generare contenuti per i social network in modo più efficiente.
- i responsabili delle vendite: l’AI può essere utilizzata per analizzare i dati dei clienti e identificare le opportunità di vendita più promettenti.
In generale, l’AI può essere utilizzata in molte aree del web marketing per aiutare a comprendere meglio i clienti e a creare contenuti e campagne più efficaci. Tuttavia, è importante che queste figure imparino a lavorare in sinergia con l’AI, utilizzandola come uno strumento per supportare il loro lavoro e non come una sostituzione.
Inoltre, è importante che figure come data scientist o AI specialist si affianchino a queste figure professionali per aiutare ad integrare l’AI nelle loro attività e a interpretare i dati generati dalle AI.
Cosa ne penso?
Siamo palesemente di fronte ad un cambiamento epocale, probabilmente anche nella metodologia di lavoro. È assolutamente necessario imparare a lavorare con le AI, che già in questo momento non si limitano alla produzione di testi, ma sono in grado di generare immagini, produrre codice di sviluppo, analizzare dati e molto molto altro sanno e sapranno fare.
La novità spinge ad un entusiasmo generalizzato comprensibile, ma dovremo attendere per scoprire quante AI nasceranno nel prossimo futuro e se avranno competenze specifiche, in modo da poter affrontare abilmente sfide sempre più grandi.
A presto!